Pausa pranzo: terminata la prima parte della lezione di CAT Tools del master in Localizzazione che sto frequentando, si mangia con le colleghe ai giardinetti e poi si prende il caffè. Sfoglio distrattamente La Stampa, e leggo a pagina 31 il titolo di un articolo scritto dalla mia ex docente di Letteratura Francese, Gabriella Bosco:
Elsa Morante e Jean-Noël Schifano – un amore fino all’ultimo respiro
In realtà, mi colpisce il sottotitolo:
Ventotto anni dopo, il traduttore francese dell’autrice della ‘Storia’ rivive in un romanzo-dichiarazione la sua passione per la scrittrice morente
Il mondo della traduzione non vuole lasciarmi in pace nemmeno in quell’oretta quotidiana di pausa che ho: il problema (?) è che io sono ben felice di farmi irretire e immergermi in questa splendida storia d’amore tra una scrittrice e il suo traduttore.
La storia per intero è quella raccontata nell’opera di Jean-Noël Schifano initolata E. M. ou La Divine Barbare – Roman confidential non finito, pubblicato a marzo di quest’anno da Gallimard. Il traduttore-autore aveva già dimostrato i sentimenti che nutriva per Elsa Morante nella lunga commovente intervista che le strappò dal letto della Clinica Margherita a Roma nell’autunno 1984, in occasione dell’assegnazione a Morante del Premio Medicis. Proprio in quella stanza d’ospedale, ci dice la Prof.ssa Gabriella Bosco,
la passione del traduttore francese dei libri di lei, insensibilmente, sarebbe passata dalla scrittura alla persona, per farne una cosa sola e non smettere più di occupare il suo pensiero.
Spesso la pratica traduttiva è stata accostata a quella amorosa. Si può citare il capitolo VI di Sous l’invocation di Saint Jérôme di Valery Larbaud intitolato “L’amour et la traduction“, ma già in precedenza si era sentito parlare di traduzione in termini di relazione anche carnale, a volte caratterizzata da violenza e/o paternalismo (quando l’amore per il libro è platonico e/o perchè si tratta di una vergine la cui purezza va preservata).
Andrebbero dunque decostruite sia la visione della traduzione come una relazione amorosa – in cui quindi possono entrare in gioco senso di inferiorità, di inadeguatezza, paura di non essere all’altezza, tentazione a non palesarsi e a non ‘toccare’ il testo…, sia i diversi modi – anche sessisti – in cui si articolano le metafore di genere che legano la sfera della traduzione all’ambito della sessualità. [Che è poi quello che ho tentato di fare nella mia tesi di laurea e ai due convegni cui ho partecipato.] Oggi, però, mi limito a dedicare questa pausa-pranzo di poesia al mio Libraio di fiducia in Via Vanchiglia: che vende libri usati (libri salvati), o me li presta; oppure mi consiglia (è successo proprio poco tempo fa) di rileggere la Storia.
Sarà fatto! Ma a questo punto viene prima la versione ebook di E. M. ou La Divine Barbare – Roman confidential non finito: …quando finirò di leggere Camere separate, ovvio!
[…] dunque, parlando di distruzione creatrice, di aggiungere alla mia lista dei libri da comprare dopo E. M. ou La divine barbare. Roman confidentiel (non finito) anche Il falò delle novità di Stefano Bartezzaghi di cui è stata distribuita e quindi ho letto […]
"Mi piace""Mi piace"
[…] scrivevo dell’articolo su Elsa Morante e Jean-Noël Schifano non avevo ancora iniziato a leggere […]
"Mi piace""Mi piace"