Domenica 19 maggio 2013.
Ultimo giorno.
Si può dire che in questi giorni mi sia fatta una vera e propria maratona di traduzione. Forse è stata davvero una mia collega del master a definirla così, forse un professore incontrato questa sera. Non ricordo nemmeno… So che è stato tremendamente stancante, tremendamente arricchente, tremendamente bello. E io mi sono (ri) innamorata (come se avessi mai smesso di esserlo) della traduzione letteraria – sogno nel cassetto accanto al più concreto faldone degli appunti del corso di Localizzazione.
Oggi, tra l’altro, domandosi/ci Di cosa parliamo quando parliamo di traduzione Susanna Basso ha regalato al pubblico de L’AutoreInvisibile una lettura a dire poco commovente (potremmo provare a cercare un altro modo per dirlo sul Dizionario analogico della lingua italiana Zanichelli presentato dall’autrice Donata Feroldi, mentre la delicatezza del momento non permette di utilizzare il Dizionario inglese-italiano di parole e frasi idiomatiche colloquiali e gergali WOW presentato subito dopo da Anna Ravano con Monica Harvey Slowikowska).
Appassionata e appassionante è stata anche la dichiarazione d’amore di Maurizia Balmelli, traduttrice di Rapport aux bêtes (Keller), alla sua autrice Noëlle Revaz.
Per non farmi mancare nulla, ho voluto seguire un incontro sulla riscrittura su Twitter dei Dialoghi con #Leucò di Pavese. La serata è quindi terminata con il tenero, divertente incontro dell’Officina del traduttore organizzato dalla rivista Tradurre, in cui la traduttrice di esperienza decennale Rossella Bernascone ha lavorato pagina dopo pagina al primo capitolo di Diario di una schiappa 7 di Jeff Kinney a fianco del piccolo Martin, 11 anni, che le aveva offerto il suo aiuto via mail.
Per tutte queste ragioni me ne torno a casa con un sorriso gigante, qualche fotografia scattata al Padiglione dell’Arena Bookstock, cataloghi (splendido quello di Voland dove ogni libro è recensito da chi ci ha lavorato in prima persona, e molti/e sono i traduttori e le traduttrici), novità, ispirazioni. Mi dedico un po’ al master e poi non vedo l’ora di ri-immergermi nelle mille note scritte in questi giorni su fogli di recupero per postare qualche articolo più approfondito, negli articoli citati dai vari ospiti, nei libri che hanno raccontato, nei flussi vari e differenti che si intrecciano e si intrecceranno sulle mie pagine, reali e digitali (non: virtuali, mi hanno insegnato all’incontro su Pavese, perché è reale anche il foglio elettronico che state leggendo ora, dal momento che è stato scritto, pensato, tentato).
Buona notte, a presto…
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