
Qui quando c’è la partita la sera si sente un ronzio che viene tipo come da tutto il quartiere e ogni tanto si alza la tensione ma non parla nessuno perché ognuno ascolta la partita in una lingua diversa e molti non nella loro e il risultato è solo zzzzzzzz ZZ! ZZZZ! zzzzzzzzzzzzzzzzzz ZZZ GOL! (o una cosa del genere, ma stasera credo non abbiano ancora segnato, e se giocava l’italia dovevo aggiungere ai ronzii anche le bestemmie)
Qui quando c’è il tg il pomeriggio gli arabi si stanno urlando di tutto e io che non ho la tv non riesco a sentire una notizia che sia una (echissenefrega) ma poi si fa il silenzio e sono i funerali di Emmanuel e alla fine preferivi non sentire nulla del tg e gli urli sí invece (ché lo hai capito finalmente che non c’è rabbia, solo consonanti), poi si fa il silenzio e sono i funerali di Emmanuel e il pianto della compagna, le parole inutili del parroco, delle politiche, e alla fine gli arabi tirano su col naso e io tiro su col naso e loro continuano a urlarsi di tutto e io a non capire nulla, e tutto torna normale tipo che alla sera si guardano le partite, di giorno si occupano le case, si studia, si vende al mercatino abusivo quello che si è fatto trovare nell’immondizia, si chiacchiera tra vicini, si chiudono gli occhi e le orecchie di fronte a tanti Emmanuel, tanti arabi, molti studenti, tanti “altri”.
{Domenica 10 luglio 2016, finale Francia-nonsochi, scritto da arrampicata alla finestra come una scimmia, rivendicando animalità contro chi la usa come insulto, e anche pensando a Emmanuel morto di razzismo e di specismo, e a chi muore ogni giorno di indifferenza}
{foto sua}
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