[Qui la versione originale francese]
Dopo l’attacco alla redazione parigina di “Charlie Hebdo” (di cui ho parlato a caldo qui e a mente un po’ più fredda qui), si è parlato tanto di Libertà d’espressione. Per questo motivo condivido la foto che la casa editrice Gallimard ha pubblicato su Facebook. Buon viaggio mentalinguistico con Erri De Luca sulla parola sabotare…
Una riflessione sulla libertà d’espressione e la parola contraria
“Rivendico il diritto di utilizzare il verbo “sabotare” come previsto dalla lingua italiana.
Non si può ridurre utilizzandolo solo nel senso di distruzione materiale, come pretenderebbe l’accusa di questo processo.
Per esempio: uno sciopero, in particolare di tipo selvaggio, senza preavviso, sabota la produzione di uno stabilimento o un servizio.
Un soldato che esegue male un ordine lo sabota.
L’ostruzionismo parlamentare contro un progetto di legge lo sabota. Le negligenze, volontarie o meno, sabotano.
(…)
L’accusa vorrebbe che il verbo “sabotare” avesse un unico senso. In nome della lingua italiana e della ragione, rifiuto la limitazione di senso.
(…)
Accetto volentieri una condanna in tribunale, ma non una riduzione di vocabolario.”Erri De Luca.
(Autore di una vasta bibliografia e uno degli scrittori italiani più letti al mondo, Erri de Luca è sotto processo per aver sostenuto il movimento NO TAV che si oppone alla costruzione della linea dell’alta velocità tra Francia e Italia)