Quanti cieli ho visto cambiare in questi anni su questi pezzi di Genova e Liguria tra una galleria e l’altra prima o dopo Piazza Principe.
E non ricordo nei miei occhi di aver mai avuto altro che meravigliato amore. Misto a nostalgia ricordo voglia tensione tristezza o gioia.
I primi tempi cercavo di indovinare che meteo mi aspettava di là del monte che separa una regione dall’altra (chissà se a metà della galleria c’è un bel cartello di quelli con la barra su un nome e la luce sull’altro) e mi sembrava di aver capito che se partivo nuvolosa al mare mi aspettava il sole, ma se partivo col sole non dovevo illudermi e a Genova c’era poi una pioggia fine, buona neanche a bagnarti la giacca.
Ora so che il territorio funziona per macchie di colori e temperature e che non c’è niente che si possa prevedere, bisogna solo sedersi accanto al finestrino e viaggiare